PRATICHE EDILIZIE E CATASTALI
Regolarizzazione di interventi già eseguiti
Accertare la conformità urbanistico - edilizia e catastale dell'immobile è necessario sia per vendere sia per ristrutturare. Se ci sono progetti pregressi, bisogna richiedere un accesso agli atti e confrontare lo stato attuale con il progetto più recente agli atti.
Eventuali difformità rilevate sono sanabili se conformi agli strumenti urbanistici vigenti (PUC, vincoli, regolamenti). Procedura e costi di regolarizzazione variano in base al tipo di intervento e all'epoca di realizzazione.
Nuovi interventi edilizi
In linea generale, per iniziare i lavori occorre:
- una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), per modifiche interne, frazionamenti e fusioni
- una SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività), per modifiche ai prospetti, interventi strutturali, cambi destinazione d'uso all'interno della stessa categoria funzionale (non rilevante dal punto di vista urbanistico, per cui non sono previsti oneri di urbanizzazione)
- un PdC (Permesso di Costruire), per nuove costruzioni, ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni, cambi destinazione d'uso tra categorie funzionali diverse, interventi per cui sono previsti oneri di urbanizzazione / costruzione
In base all'intervento da realizzare ed all'inquadramento urbanistico e vincolistico dell'area di intervento possono essere necessarie ulteriori pratiche o autorizzazioni (paesaggistica, energetica, pareri o autorizzazioni di altri Enti).
Per le varianti, sono previsti ulteriori costi, come se si presentasse una nuova pratica analoga alla prima. Per la CILA è prevista la comunicazione di fine lavori con variante finale.
Al termine dei lavori, possono essere previsti:
- aggiornamento catastale per ampliamenti, modifiche planimetriche, cambi d'uso, fusioni e frazionamenti...
- SCA (Segnalazione Certificata di Agibilità) con le relative certificazioni (nuove costruzioni, ricostruzioni e sopraelevazioni, interventi incidenti in modo significativo sulle condizioni di sicurezza, igiene e salubrità e risparmio energetico di edifici ed impianti installati), generalmente per interventi realizzabili con SCIA (salvo modifiche strutturali prive di rilevanza) e PdC.
- comunicazione di fine lavori, se non è prevista l'agibilità, generalmente per interventi realizzabili con una CILA.
BONUS CASA 2025 - 2027
Le detrazioni sono fruibili in 10 rate annuali a valere sull'IRPEF
Ristrutturazioni
Interventi agevolabili
- singole unità immobiliari, interventi a partire dalla manutenzione straordinaria (CILA)
- parti comuni condominiali, interventi a partire dalla manutenzione ordinaria (edilizia libera)
Aliquote
- per il 2025: abitazione principale e relative pertinenze 50%, altri immobili 36%
- per il 2026 e il 2027: abitazione principale e relative pertinenze 36%, altri immobili 30%
Massimale di spesa: € 96.000 per unità immobiliare documentati da fatture e ricevute di bonifici "parlanti" con data successiva al protocollo della pratica edilizia di riferimento (il numero di protocollo della pratica edilizia deve essere riportato su ogni fattura)
Acquisto Mobili e Grandi Elettrodomestici
Per il 2025, è prevista una detrazione del 50% su un massimale di € 5.000 per unità immobiliare, per l'acquisto (comprensivo di spese di trasporto ed installazione) documentato da fatture o scontrini (con codice fiscale e dettaglio acquisti) con data successiva al protocollo di una CILA.
I dati tecnici dei grandi elettrodomestici devono essere dichiarati all'ENEA. Se soggetto all'obbligo di etichettatura energetica, l'apparecchio deve essere almeno:
- classe A per forni
- classe E per lavatrici, lavastoviglie ed asciugatrici
- classe F per frigoriferi e congelatori